L’ombra di Erode e la luce del Natale del Signore
Nel cuore del Natale del Signore, quando la Chiesa contempla il Bambino deposto nella mangiatoia, la liturgia ci conduce a Betlemme, là dove la luce appena apparsa viene subito contrastata dalle tenebre. La Festa dei Santi Innocenti Martiri si colloca come una ferita aperta dentro la gioia natalizia, ricordandoci che l’ingresso di Dio nella storia non è accolto senza resistenze.
Erode, accecato dalla paura di perdere il proprio potere, si oppone al disegno di Dio con la violenza. Incapace di riconoscere il Re che nasce nell’umiltà, egli tenta di spegnere la luce eliminando i più piccoli. Ma il Natale del Signore rivela proprio questo: Dio non si difende con la forza, e il suo Regno non può essere distrutto dalle armi degli uomini. Mentre Erode uccide per conservare il trono, Cristo nasce per donare la vita.
I bambini di Betlemme, vittime innocenti della crudeltà del re, diventano così i primi a essere associati al destino del Messia. Senza saperlo, partecipano al mistero della sua Pasqua: il loro sangue è versato non per una colpa, ma a causa di Cristo. La Chiesa li riconosce come martiri, primi germogli di una storia di salvezza che passa attraverso la croce.
La loro memoria illumina il senso profondo del Natale. Il Figlio di Dio entra nel mondo assumendo la fragilità umana, e proprio questa fragilità viene colpita dalla violenza del potere. Tuttavia, ciò che Erode intende come distruzione diventa, nel progetto divino, testimonianza. Il pianto delle madri di Betlemme, evocato dal profeta Geremia, non è dimenticato: è accolto da Dio e trasformato in attesa di consolazione.
Celebrare i Santi Innocenti Martiri nel tempo natalizio significa scegliere da che parte stare: dalla parte della vita che nasce, dell’umiltà che salva, della luce che nessuna oscurità può vincere. In essi la Chiesa riconosce tutti gli innocenti di ogni tempo, e davanti al Bambino di Betlemme rinnova il suo impegno a custodire, difendere e onorare ogni vita, certa che il Natale del Signore è già vittoria sulla violenza e sulla morte.