Una bella “Regola” per l’estate e per la vita. /2

Proseguiamo il nostro itinerario estivo aiutati dalla Regola di S. Benedetto, figura eccezionale, non solo per la sua grandezza spirituale, ma anche per l’eredità che ha lasciato all’Europa e alla civiltà occidentale dentro la quale siamo immersi anche noi. Un patrimonio di spiritualità, di fede, di cultura, di arte, di musica, di valori ed anche di progresso e di concretezza. Vorrei ricordare Benedetto in quanto può aiutarci a ritrovare il cuore e l’anima in un tempo in cui è molto difficile, a volte impossibile, capire e capirsi. Benedetto con la sua Regola, ancora oggi può ispirarci e aiutarci.


Vorrei lasciarvi la parola con la quale si apre la Regola: “Audi filii”, “Ascolta figlio mio


Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la solerzia dell'obbedienza, a Colui dal quale ti sei allontanato per l'ignavia della disobbedienza. (RSB 1,1-2)


Mi pare non solo un consiglio, ma “il Consiglio per eccellenza”, quasi il Segreto che permette a una persona, a un gruppo, a una coppia, a una parrocchia, a una comunità di lavoro o di interesse, ad alcuni amici … di potere costruire qualcosa di bello, di vero, di buono.

Mai come oggi, penso che questo appello all’ascolto abbia un’urgenza di prim’ordine.

Abbiamo bisogno di ascoltare e di ascoltarci, senza pretese, senza aspettative, ma con carità e pazienza. Quante volte il semplice ascolto compie dei veri e propri miracoli, quante volte, invece, il non ascolto crea complicazioni, fraintendimenti, giudizi, falsità.


Chi ascoltare? È questo l’altro tema molto serio da affrontare. Tento una proposta.


Ascoltare se stessi.

Ascoltare Dio,

Ascoltare la realtà.

….e aggiungerei: tentare una risposta.


Partire da se stessi è fondamentale per potere tentare, ogni giorno, di essere autentici, leali, contenti di “stare al mondo”.

Ascoltare Dio è la grande opportunità che, da sempre, la creatura vive nei confronti del Creatore: poter sentire, conoscere, contemplare e amare Colui dal quale veniamo e a cui torneremo.

Ascoltare la realtà: è l’urgenza di ogni giorno, della concretezza della vita, una necessità per vivere “con i piedi per terra”, ma anche con l’umiltà di chi sa che il tempo e lo spazio nel quale ci muoviamo è la grande opportunità che ci è data per dare il meglio e per potere dare compimento alla nostra vita.


La serenità di un'estate e di una vita forse dipendono anche da una buona e santa Regola. 

Buona settimana.

don Paolo