La sfida e la fatica di “iniziare” e “far iniziare”
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. (Mc 1,1)
Così inizia il Vangelo secondo Marco e il brano che leggeremo in questa seconda di Avvento.
Provo a tradurre in linguaggio “corrente.
Inizio del “vangelo”, cioè inizio della salvezza, inizio di un mondo sensato e desiderabile perché amato e salvato da Dio.
I gesti e le parole narrate in questa prima pagina del Vangelo, sono semplicissimi: le folle che accorrono al Giordano per farsi battezzare da Giovanni e per confessare i propri peccati e l’annuncio lieto e potente: «Viene dopo di me colui che è più forte di me».
Il cristianesimo è iniziato proprio così. La speranza cristiana è nata da quel gesto e da quella promessa:
è possibile convertirsi cioè seguire Dio e fidarsi di Lui;
è possibile fidarsi della potenza di Dio che è cosa certa: Lui è il più forte!
Sorge una domanda.
Io, tu, noi a che cosa diamo inizio?
Qual è la speranza che portiamo con noi?
Non è facile iniziare. Iniziare la scuola il primo giorno, iniziare la giornata, iniziare la settimana il lunedì, iniziare una cura delicata, iniziare un discorso, iniziare un lavoro, iniziare un confronto, iniziare una correzione fraterna, …
Non è facile far iniziare. Far iniziare un gruppo nuovo, far iniziare la scuola ai figli, far iniziare un lavoro, far iniziare una nuova esperienza, far iniziare un’attività, far iniziare una riabilitazione, far iniziare un ragionamento, …
Eppure, in questo coraggio degli inizi c’è una Grazia e una forza particolare: quella di Cristo che si affianca all’uomo per non lasciarlo solo.
Un nostro minuscolo atto di buona volontà, a volte, può cambiare il mondo!
Una parola, un gesto, una preghiera, un sacrificio, un consiglio, ….
Gesti piccoli e parole brevi, ma potenti se iniziati confidando nella potenza del Vangelo di Gesù.
Giovanni Battista ha proprio avuto questa missione: curare l’inizio di un mondo e di un uomo nuovo.
Preparare la via del Signore
Raddrizzare i suoi sentieri
Invitare alla conversione.
Ascoltare Colui che è più forte di tutti.
Mi pare che che ognuno di noi possa essere “un Giovanni Battista” per questo tempo e per questa realtà in cui il buon Dio ci ha voluti.
È il miracolo di chi osa e di chi crede che, ancora oggi, è possibile portare speranza in questo mondo spesso trite e arreso.
Signore, ti ringraziamo perché non ti stanchi di far ricominciare il mondo e la storia, ogni giorno, per tua Grazia ed anche per la nostra sincera collaborazione!
Signore ti ringraziamo perché non ti stanchi di credere in noi, nonostante i nostri peccati e le nostre fragilità
Tu, ogni giorno, sei l’Inizio di un mondo nuovo.
Tu ogni giorno, ci dai la possibilità di ricominciare da capo.
Signore degli inizi e mai della fine!
A che cosa vogliamo dare inizio?
Chi vogliamo aiutare ad iniziare?
Che cosa deve iniziare o ricominciare nella nostra vita?
Un’altra settimana ci sta davanti come grande e unica occasione.
Buona seconda settimana di Avvento.
Vieni Signore Gesù!