Andare avanti. La saggezza di rimettersi in cammino sempre!
Due “cose” Dio non conosce e non capisce. Non rientrano nei suoi pensieri, né fanno parte del suo linguaggio. Dio non conosce e non usa la parola “tempo” e la parola “fine”.
Noi, invece, sì, le usiamo molto e fanno parte della nostra concretezza! Sono molto comuni: a volte ci spaventano, a volte le temiamo, altre volte ne siamo indifferenti.
Come risolvere la questione?
Dio non parla di tempo, ma di “vita”. Dio non parla di fine, ma di “mèta”.
Noi non andiamo verso la fine, ma verso una Méta.
Noi non siamo schiavi del tempo, ma liberi nell’Amore.
Solo apparentemente tutto va verso la fine (anche questo 2025!) e solo apparentemente tutto è scandito dal tempo, ma noi abbiamo la fede e questo ci permette di vedere la realtà con occhi nuovi e diversi.
Al termine di un anno e all’inizio di un altro anno (e questa è una pura convenzione cronologica formulata nella storia per motivi di opportunità) i cristiani sanno guardare con saggezza al passato ed anche al futuro: ringraziano, chiedono perdono, si rimettono in cammino.
Non è necessario aspettare il 31 dicembre per fare questi ragionamenti sul tempo! In realtà, ogni sera è la fine di un mondo e ogni mattino l’inizio di un altro. Ciò che conta è Chi sta dietro a questa serie incessante di inizi e di conclusioni: non un calendario, ma Dio che, nella perfezione del suo Amore, non ci fa mancare la possibilità di camminare o, come si usa dire dalle nostre parti di “andare avanti”!
Andare avanti! Non è volontarismo o eroismo, ma il gesto pieno di fiducia che ci è affidato ogni sera ed ogni mattino dalla Bontà di “Colui che muove il mondo”, che “muove il sole e le altre stelle”.
Al termine di questo anno ringraziamo per la vita che abbiamo avuto e gustato, anche per i momenti difficili o dolorosi: dietro le vicende liete o tristi di ogni giorno c’è sempre la Sapienza di Dio che conduce tutto a salvezza. All’inizio del nuovo anno 2026, affidiamo a Dio noi stessi, il mondo, le nostre storie piccole o grandi: nulla è banale. Tutto e tutti siamo degni della bontà e della forza di Dio, nessuno escluso!
Non facciamoci imbrogliare dagli scoraggiamenti, dai calcoli freddi e meccanici del tempo che passa, ma “corriamo con perseveranza verso la Méta tenendo fissi gli occhi su Gesù” che non delude.
L’Anno Santo e il Giubileo che abbiamo vissuto ci hanno riempiti di Santa Speranza: ora è possibile rimettersi in cammino! Che cosa sarà cambiato il 1° gennaio 2026? Nulla. Il nostro cuore, però può essere nuovo e allora tutto è possibile! Anche un mondo nuovo! Se ognuno farà bene la sua parte, con fede e con amore, può cambiare tutto in meglio!
Buon Anno del Signore 2026. Il Signore vi doni tanta fede, salute e serenità. Pace e bene a tutti.