«I ragazzi non sono vasi da riempire, ma fuochi da accendere».
Carugo, per concludere, la prossima domenica, ad Arosio.
Che cosa si festeggia?
Perché si festeggia?
Domande legittime e, direi, anche doverose; se non ce le facessimo, rischieremmo di fare “cose senza senso”!
Mi pare che esistano, anche quest’anno, motivi più che validi per dire che è bello, anzi, doveroso far festa: abbiamo, ancora una volta, la possibilità di seminare e far crescere qualcosa di Grande e di Bello nel cuore dei nostri bambini e ragazzi.
Ecco perché facciamo la Festa dell’Oratorio
Ma, chi sono i bambini e i ragazzi di oggi?
Come sono?
Abbiamo scelto un’immagine e una citazione che abbiamo trovato interessante e che possono darci qualche valida risposta.
L’immagine è quella di un cielo stellato.
Da una dialogo fra un ragazzo con molte difficoltà e la sua insegnante:
«Sa, quando penso che lo spazio è infinito, che tu arrivi in un punto e c’è sempre qualcos’altro da scoprire, da andare avanti, mi dà proprio fastidio!» Resto un attimo muta di fronte alla sincerità di un giovane cuore che, come me, sta facendo i conti con tutto ciò che nella realtà non può controllare. Poi gli dico: «Che forte quello che dici, anch’io sono come te, ma pensa come sarebbe bello se invece che fastidio questo fosse ogni volta un passo per aprire mente e cuore oltre i nostri limiti! Non ci siamo fatti da soli e c’è tanto da scoprire e da godere».
Ecco: ci pare che l’Oratorio possa regalare ancora un po’ di Infinito al cuore dei nostri bambini, ragazzi, giovani. E questo Infinito, sappiamo bene, come si chiama e chi è: è Dio, presente nella persona di Gesù!
Un Oratorio che dona un po’ di Infinito a questi ragazzi a cui, questo mondo, a volte, vorrebbe far credere che, invece, è tutto finito!
Regalare la Speranza cristiana ai nostri ragazzi. Questo può fare l’Oratorio, anche il nostro Oratorio.
La citazione invece e del grande Plutarco, grande letterato greco che, già millenovecento anni fa, a proposito dei ragazzi, diceva proprio così: «I ragazzi non sono vasi da riempire, ma fuochi da accendere».
L’Oratorio, anche il nostro Oratorio, vorrebbe fare proprio così: accendere nel cuore dei più giovani un fuoco capace di far luce, di dare forza, di riscaldare, di creare energie nuove: quelle della fede, della speranza, della carità, del Vangelo.
In un tempo, in un mondo in cui si vorrebbe far credere che i ragazzi sono un problema, gli Oratori dicono, invece, che i ragazzi sono fuochi da accendere e che da loro dipende il calore, la luce e la forza del futuro di tutti, compreso quello di noi adulti.
Buon lavoro all'Oratorio e all'Equipe di Pastorale giovanile che già, in questo settembre, ha iniziato a lavorare per il bene di tutti i ragazzi, dal più piccolo al più grande.
L’Equipe è la regia degli Ortatori e della Pastorale giovanile della nostra Comunità : insieme si pensa, si prega, si decide che cosa fare e, soprattutto, come fare per i nostri ragazzi. È composta da don Paolo, don Giovanni, Francesco (il Responsabile e Coordinatore) degli Oratori, suor Marta, suor Michela che lavorano in comunione con tutti gli educatori e le catechiste.
Vi aspettiamo, nei prossimi giorni, a partire da domani, per un momento di gioia, di festa e di sostegno reciproco, per poter fare e dare il meglio di noi stessi ai nostri ragazzi, nel nome di Gesù.
W l'Oratorio. W i ragazzi. W la gioia.