L'Anno Santo e noi.
È l’anno Santo. L’Anno della Speranza!
Sto cercando di condividere qualche suggerimento che possa aiutarci a trovare speranza, o addirittura a “creare speranza”, oggi! La scorsa settimana vi avevo suggerito la famiglia come primo segno di speranza che ognuno di noi trova venendo alla luce: una mamma, un papà, un figlio!
La festa della “Presentazione del Signore” che celebriamo in questo 2 febbraio ci suggerisce un’altra grande possibilità di speranza, quella che ritroviamo nella condizione in cui è vissuto Gesù a partire da quando era bambino e per tutta la sua esistenza: la condizione di qualcuno che ha fatto della sua vita un’offerta totale e definitiva.
Una vita offerta, donata, “votata”.
Detto “in gergo”: una vita consacrata!
Anche nel nostro modo corrente di parlare, spesse volte, usiamo questa espressione: consacrarsi al lavoro, a una causa, a una vocazione, a una missione, a una professione …
Significa non solo fare qualcosa o donare qualcosa, ma legarsi completamente e definitivamente a una scelta!
Quante volte, senza saperlo, ci “consacriamo” a qualcuno o a qualcosa. Spesso ne nascono splendide esperienze, altre volte, invece, si creano situazioni problematiche o addirittura, poco lungimiranti e prive di libertà!
Mi pare che Maria e Giuseppe, portando Gesù al Tempio per offrirlo al Signore, anticipino quello che Gesù stesso avrebbe desiderato: consacrarsi e offrirsi al Padre per poter essere la nostra Salvezza.
Lui, proprio Lui, il Figlio di nulla e di nessuno ha bisogno, ha trovato in questa dedicazione definitiva a noi e al Padre, la ragione del suo vivere e del suo morire
Gesù, ogni giorno, rinnova la sua dedicazione al Padre e a ciascuno di noi perché nessuno sia escluso dalla sua bontà e misericordia.
Mi pare questa la genialità di una scelta di totale consacrazione: quella delle Suore, dei Religiosi, dei Preti, degli Sposi cristiani, di semplici, uomini e donne che, nel silenzio e nel nascondimento, fanno della propria vita un’offerta totale a Dio per “salvare” altri!
Presentiamoci allora volentieri! Tutti quanti!
Ognuno di noi ha infiniti doni da “consacrare” a qualcosa o, meglio, a qualcuno.
Viene una domanda: a chi o a che cosa stiamo “consacrando” la vita?
Ne vale la pena?
È la scelta giusta?
Possiamo magari essere non perfetti su certe scelte, ma su questa decisione non possiamo permetterci il lusso di essere approssimativi; ne va della nostra verità, del nostro bene, della nostra libertà ed anche del bene degli altri.
E allora prendiamoci il lusso di consacrarci!
Gesù presentato al tempio ci aiuti ad essere “consacrati”, cioè, ad essere “sacri”, ad essere una briciola di Dio in questo mondo e in questo tempo.
Diciamo grazie alle nostre Suore, che vivono la loro consacrazione al Signore in mezzo a noi, giorno dopo giorno con fedeltà e carità
Siamo grati e contenti della loro presenza. Soprattutto perché sono donne “totalmente dedite a Dio”, il loro Sposo e questo, per noi, è un privilegio e una ricchezza spirituale di infinito valore!
La loro consacrazione risplende in parrocchia, in Oratorio, in Scuola Materna, per le strade e le case dove portano carità e speranza.
Grazie Suore!
A tutti l’augurio di avere buoni motivi per “consacrare” la vita!