Giornata della vita.

Ci addentriamo in questo mese di febbraio pensando alla vita!

Non potrebbe capitarci di meglio.

Penso sia anche un esercizio utile all’inizio di una settimana, di una giornata, di un’esperienza, di un impegno, …: pensare alla vita e pensarla dal punto di vista cristiano.

È bello ma non facile, perlomeno non facile sempre!

Eppure, la vita è ciò che incontriamo, ogni mattino appena apriamo gli occhi: troviamo la nostra e quella degli altri.

Non a caso, la prima pagina della Bibbia inizia con il racconto della vita! La vita nascente. 

Che cosa ci può dire questa constatazione così semplice, ma per nulla scontata?

Constatare la vita (nostra e degli altri), per quello che sento in cuore, è un esercizio che:

  1. ci invita allo stupore! Cioè ci chiede di essere capaci di lodare, di ringraziare, di adorare.
  2. ci invita a conoscerci, ad accettarci, ad apprezzarci, a volerci bene e a voler bene!
  3. ci invita a pensare la nostra vita come ad una grande risposta che tiene conto della nostra origine! (Cioè pensare la vita come vocazione!)
  4. ci invita a cercare delle relazioni che siano vere, che ci consentano di amare e di dare la vita!
  5. ci invita ad accettare le differenze e le diversità che Dio ha pensato e che ha collocato nella vita e nella storia
  6. ci invita a capire che cosa fare di noi stessi
  7. ci invita ad essere capaci di morire per far vivere qualcun altro! 
  8. ci invita ad avere una meta da raggiungere, cioè a proseguire l’opera della creazione iniziata da Dio stesso
  9. ci invita a pensare alla Vita cioè a quel Dio che ci ha pensati, ci ha voluti, ci ha amati
  10. ci invita ad essere a servizio della vita, in qualsiasi condizione si trovi, soprattutto la vita fragile e povera.


Il particolare della creazione di Adamo (Michelangelo, Cappella Sistina) e del dito forte di Dio che sfiora il dito fragile di Adamo per dargli vigore, ci ricorda la nostra dignità: viviamo di una vita ricevuta!

Non abbiamo chiesto nulla, non potevamo neppure immaginare tutto questo, ma Dio, per amore, ha voluto condividere tutto se stesso dandoci qualcosa che doveva, invece, restare solo suo: la vita!

E allora, guardandoci allo specchio, proviamo a intravvedere l’opera grande e meravigliosa di Dio.

Ti adoro mio Dio, ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano, conservato in questa notte.


vostro don Paolo